Casa museo Sigfrido Bartolini

Museo Virtuale

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Tecniche

La Xilografia

(dal greco xylon legno e gra'phein disegno)

Sigfrido Bartolini, uno dei maggiori incisori del '900, comincia a praticare la xilografia fin dall'inizio degli anni Cinquanta servendosi costantemente di matrici in legno (il suo corpus incisorio - xilografie, acqueforti, litografie - raggiunge i 1.300 fogli). Una grave artrosi alle mani, gia' dal corso degli anni Ottanta,vetrate2 riduce sensibilmente l'attivita' xilografica di Sigfrido Bartolini, senza peraltro interromperla del tutto ( L'ape nel libro, e' l'ultima xilografia, eseguita su una tavoletta di gesso nel 2002). Il frutto piu' noto dell'attivita' xilografica di Bartolini, anche per la vasta fortuna riscossa all'estero, resta la monumentale edizione per il centenario del Pinocchio collodiano (1983), arricchita da oltre 300 xilografie, molte delle quali a piu' colori, la cui esecuzione impegna l'artista pistoiese per dodici anni.

La Tecnica

Dopo aver disegnato il soggetto voluto sulla tavoletta opportunamente levigata, si procede all'intaglio asportando tutto cio' che non riguarda il disegno, il quale risultera' come un rilievo in piano. Si puo' avere un'idea molto elementare della xilografia pensando ad un comunissimo timbro di gomma. Una volta completato l'intaglio, si stampa passando sulla parte incisa un rullo inchiostrato e premendovi poi un foglio. La modesta pressione esercitata a mano con il dorso di un cucchiaio e' sufficiente per ottenere il calco dell'immagine.

vetrate2