Valeria Pellizzari

Quali erano i suoi sogni di ragazza?

Avevo due sogni nel cassetto: fare qualcosa di importante, anche se non avevo ancora ben definito cosa, e potermi confrontare con una realtà diversa da quella di un piccolo paese dove sono cresciuta.

Come si immaginava da giovane il suo futuro? Ha avuto soddisfazione?

Immaginavo di poter mettere in pratica ciò che la scuola superiore mi avrebbe dato. Avevo messo in preventivo che avrei dovuto fare molta fatica per riuscire ad affermare le mie conoscenze e capacità in un settore che, a quel tempo, era quasi esclusivamente maschile. Oggi posso dire che la mia scelta è stata ripagata. Ho avuto la soddisfazione di essermi ricavata uno spazio in questo settore e magari la presunzione di aver iniziato a invertire la rotta in un ambiente dove “tecnico” ha assolutamente un’accezione “maschile”.

Com'è stato il suo percorso di studi dopo il diploma? È proseguito?

No, il mio percorso di studio non è proseguito in quanto a luglio mi sono diplomata e a settembre ho trovato il mio primo impiego come tecnico nel reparto di collaudo automatico di schede elettroniche in un’azienda che produceva (e lo fa tuttora) gruppi di continuità. Sempre in questa azienda dopo poco tempo sono passata ad occuparmi del servizio assistenza tecnica Italia ed Export dove sono rimasta per circa 7 anni.

E la sua attività lavorativa?

Dopo la prima esperienza, durata 7 anni, nel 1997 sono approdata in Vimar dove mi sono occupata sempre di assistenza clienti. Negli anni ho potuto vedere l’evoluzione tecnologica dei prodotti e allo stesso tempo sono cresciuta professionalmente. Sono partita come operatrice del servizio assistenza clienti fornendo supporto tecnico sui nostri prodotti, ho incontrato qualche difficoltà all’inizio a farmi accettare come tecnico dai professionisti del settore elettrico (installatori, studi tecnici e altri), ma questo accadeva più di 25 anni fa.

Ora che cosa fa? Quali responsabilità ha in campo lavorativo?

Oggi continuo a lavorare per dare supporto ai clienti ma come Responsabile dell’ente che nella nostra azienda si chiama Servizi Tecnici a Mercato. In questi 26 anni di attività in Vimar, con calma, costanza e professionalità ho portato avanti la crescita del servizio assistenza sviluppando le diverse attività di supporto al mercato e alla vendita: servizio di consulenza tecnica pre e post vendita, gestione dei centri di assistenza tecnica nel territorio e supporto alla preventivazione/progettazione. La struttura è passata nel tempo da due a ventidue persone che coordino da parecchi anni. Sono più che convinta che il servizio sia una componente molto importante nel processo di fidelizzazione del cliente e il fatto che siamo cresciuti in modo così significativo conferma che anche l’azienda crede profondamente all’importanza di questa attività, necessaria per accompagnare un prodotto di ottima qualità e tecnologicamente avanzato.

Quali consigli si sente di dare alle ragazze che vogliono intraprendere un percorso di studi considerato dai più "poco femminile"?

Poiché non posso dire che sia tutto facile e naturale, posso consigliare di non scoraggiarsi e di provarci se è ciò che vogliono fare. Non esistono lavori più o meno femminili, o più o meno maschili, esistono solo la preparazione, l’impegno, la perseveranza e il rispetto delle persone con le quali si lavora.

Può sintetizzare in un concetto, una frase, l'idea che l'ha accompagnata in questo suo percorso e che l'ha aiutata?

Prendo in prestito la frase con ho memorizzato dopo un corso di formazione fatto parecchi anni fa ma che ogni volta mi torna in mente: “La preparazione è il 90% del successo” poi aggiungo che il 10% mancante ce lo dobbiamo costruire e guadagnare. Voglio anche aggiungere che aver scelto una scuola tecnica nel lontano 1985, senza poter neppure prevedere e/o immaginare quella che sarebbe stata l’enorme evoluzione della tecnologia in questi anni, è stata la chiave per poter mettere a frutto anche oggi le competenze e la professionalità costruite negli anni, grazie anche ad una buona preparazione che la scuola mi ha dato. L’aver coniugato la conoscenza/preparazione tecnica ad una predisposizione naturale al rapporto con le persone ha trovato la mia più naturale applicazione nel servizio assistenza clienti.